Il Centro antiviolenza - Consultorio per donne che vivono situazioni di violenza - di Bressanone si presenta

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Nella foto: Barbara Wielander e Anna Maria Spellbring del Centro antiviolenza e della Casa delle donne con gli assessori/referenti alle politiche sociali die comuni Dolores Oberhofer, Gaby Hilber, Maria Rabensteiner, Ingrid Lorenzin, Heinrich Aukenthaler, nonché la direttrice del Servizio sociale Wipptal, Christine Engl e Sieglinde Sigmund del Distretto sociale

Già prima della crisi del Coronavirus, il Distretto sociale ha organizzato un incontro di informazione e di scambio tra i gli assessori/referenti alle politiche sociali dei Comuni della Wipptal e il „Centro antiviolenza - Casa delle donne“ di Bressanone.


"La violenza domestica ci riguarda tutti", ha spiegato all'inizio Barbara Wielander, responsabile del Centro antiviolenza. Questo termine è usato per descrivere una situazione di violenza esistente tra adulti, che hanno o hanno avuto una relazione intima di coppia. Essa denomina un complesso sistema che comprende forme di violenza fisica, psicologica, sessualizzata, economica e stalking, che mirano a raggiungere il potere e il controllo in una relazione.


Wielander ha informato i presenti che ogni donna residente nella provincia di Bolzano che ha subito violenza o è minacciata da essa, ha diritto ad aiuto e sostegno.


Nel Centro antiviolenza, che comprende l‘Ufficio consulenza e la Casa delle donne, si focalizza l'attenzione sulla protezione delle donne e anche dei bambini - è un rifugio, per così dire, raggiungibile per telefono 24 ore su 24. Le donne ricevono aiuto sotto forma di alloggio, assistenza di base, consulenza e sostegno. Questo viene offerto anche in collaborazione con i servizi sociali e sanitari. La permanenza nella struttura, secondo la legge istitutiva del Servizio Casa delle donne, è limitato a sei mesi. Questo periodo può essere prolungato in caso di necessità e in seguito a una valutazione professionale dell‘equipe.


Ogni anno, dalle 90 alle 100 donne della Valle Isarco e della Wipptal cercano aiuto in questa struttura - ogni anno si ricevono circa 50 nuove richieste e molte donne vengono sostenute durante il processo di cambiamento. "Le donne che subiscono violenza vivono sotto una pressione inimmaginabile. Si trovano di fronte ad affermazioni del tipo: "Tanto non vali niente! Non hai fatto niente" e sono sottoposte a molte pressioni. C'è molta paura da superare", così la Wielander descrive la situazione delle donne.


Anna Maria Spellbring, collaboratrice dell‘Ufficio di consulenza, ha parlato grazie alla sua pluriennale esperienza e ha spiegato che le donne in situazioni di violenza hanno bisogno di molto tempo. Secondo la Spellbring, è un'impresa che costa molta forza, fare il primo passo e rivolgersi a un centro di consulenza. Le consultazioni sono anonime, non succede nulla che le donne non vogliano che accada, perché si applica il principio della volontarietà. Le donne sono incoraggiate a parlare delle loro paure - la paura di difendersi, la paura di ciò che accadrà e la paura che i bambini vengano portati via. Lo scopo del lavoro è quello di incoraggiare e informare, perché sapere cosa sta succedendo è importante e porta a un cambiamento. Le donne interessate possono anche usufruire di una consulenza legale gratuita.


„Le donne vogliono vivere senza violenza e non necessariamente senza la relazione. E per i bambini è importante sperimentare che la mamma non debba sopportare la violenza“, spiegano Spellbring e Wielander, che affermano: „Purtroppo, le donne nella nostra società spesso non sono credute“. Inoltre, c'è dubbio e impotenza nella donna stessa e la tendenza a cercare la colpa in sè stessi. Inoltre, parlare di violenza è spesso difficile da sopportare per gli ascoltatori, viene sminuito e il ciclo della violenza continua.

Dopo l'incontro, ci si è resi conto della necessità di un maggiore lavoro di sensibilizzazione - a tutti i livelli e in tutti gli ambienti e i campi di lavoro.


Wielander ha concluso indicando progetti e offerte informative per asili e scuole – informazioni possono essere richieste anche all’Ufficio donne della Provincia.



Il Centro antiviolenza come centro di conulenza per donne in situazioni di violenza esiste dal 1998 e nel 2005 è stata aperta la Casa dele donne. Il Servizio viene gestito dalla Comunità comprensoriale Valle Isarco e vi lavorano sette dipendenti.

Attualmente, si cercano volontarie per il notturno volontario.

Per informazioni: frauenhaus.brixen@bzgeis.org



CONTATTI


Centro antiviolenza – Casa delle donne Bressanone

Numero verde gratuito (0 - 24 ore): 800601330


Ufficio consulenza

Tel. 0472 820587 e 820578

Via Roma 7, 2° piano, a destra, a Bressanone

appuntamenti possibili anche a Vipiteno


frauenhaus.brixen@bzgeis.org anche su facebook


15/06/2020

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